La valle di Saviore

Storia

La Valle di Saviore, solcata dal torrente Poia, è la più estesa di tutto il Parco dell'Adamello. Il monte Re di Castello (2891 m) domina la valle Ghilarda, che scende verso il lago d'Arno, grande bacino usato a scopo idroelettrico. Da Valle di Saviore ci si immette nella lunga Valle Adamè, attraversata dal torrente Poia di Adamè, che nasce dall'omonima Vedretta che scende dal Pian di Neve, uno fra i nevai più estesi di tutto il gruppo alpino. 

Lungo il coster di sinistra si ergono le cime di: Levade, Artigliere, Coster, Buciaga, Corno di Grevo, monte Campellio e Zucchello. Sul coster di destra si trovano il corno Triangolo e Gioia, le cime Coppellotti, Poia, Frampola, Gana, il corno Lendeno e di Bos, con la piccola conca glaciale che ospita il lago di Bos.

Da Saviore si accede alla Valle di Salarno con i suoi tre laghi; risalendo il corso del torrente si giunge al lago Salarno, da cui inizia la parte alta della vallata, coronata da Punta del Pian di Neve, Cornetto di Salarno e Corno Miller, fra i quali scende una notevole lingua glaciale, la Vedretta di Salarno, proveniente dal Pian di Neve. Sul coster di destra le quote più elevate sono dei corni Remulo e Maccesso, cima Prudenzini e Coppo; verso est il monte Marser e il Pian della Regina.

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Ultimo aggiornamento
07 settembre 2022